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Retenergie, intervista (video)

Durante l’assemblea annuale della cooperativa Retenergie che si è svolta il 22 ottobre 2011 a Reggio Emilia intervista a Marco Mariano sugli scopi di questo progetto.

Retenergie Società Cooperativa nasce il 19 dicembre 2008 a Fossano (Cuneo) per iniziativa di un gruppo di persone impegnate nel campo delle autoproduzioni di energia da fonti rinnovabili. L’idea alla base della Cooperativa consiste nel produrre energia rinnovabile da impianti di produzione a basso impatto ambientale attraverso la forma dell’azionariato popolare (come allargamento dell’esperienza “Adotta un kw” promossa da Solare Collettivo).

La sfida progettuale è includere gli utilizzatori finali di energia, chiudendo un circolo virtuoso che parte dalla produzione arrivando fino al consumo. Essa costituisce un’opportunità economica dalla forte connotazione ideale per chi è attento a problemi ambientali e sociali quali inquinamento, limitatezza delle risorse, equità nella loro distribuzione. La forma scelta è la cooperativa perchè gli obiettivi devono essere coerenti con i mezzi utilizzati per raggiungerli: partecipazione, autogestione, solidarietà. Sono benvenute proposte e critiche, per condividere il cammino: la cooperativa è un’impresa che si costruisce insieme strada facendo.

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8 novembre: Seminario a Rimini

UN NUOVO MODELLO ENERGETICO DI TERZA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE: COME RILANCIARE L’ECONOMIA LOCALE COMBATTENDO IL CAMBIAMENTO CLIMATICO

Un nuovo modello energetico distribuito e interattivo è oggi possibile. Le tecnologie energetiche rinnovabili, l’idrogeno, le smart grids, le costruzioni a energia positiva, permettono oggi di realizzare una vera e propria INTERNET dell’energia che conferisce un nuovo protagonismo agli enti locali e alla piccola e media impresa territoriale, per un rilancio di un sistema produttivo. Si tratta di un nuovo modello energetico ad alta intensità occupazionale, che crea ricchezza distribuita e posti di lavoro. Questo processo è già cominciato con i social network, le comunicazioni mobili e diffuse, l’economia di rete, che hanno reso le comunicazioni interattive e distribuite. In convergenza con un modello energetico altrettanto interattivo e distribuito permette a ciascuno di produrre e scambiare energia in rete, così come internet permette di scambiare informazioni. Ma la transizione verso questo nuovo scenario energetico può essere rallentata o accelerata a seconda della consapevolezza e della capacità proattiva con cui gli organismi pubblici e gli enti locali riusciranno a tradurlo in politiche sul territori, elaborando piani energetici locali che rispondano al le indicazioni provenienti dall’Europa.

La città di Rimini nel contesto delle strategie energetiche europee, si deve interrogare sul proprio futuro energetico: entro quanti decenni potremo esser “post carbon”? quali sono le tappe intermedie in questo processo? quali metodi di programmazione locale bisogna adottare? Quali interventi concreti? In quali settori? Come integrare le politiche energetiche di lungo periodo legate al ciclo del sole, con quelle di breve e medio periodo legate maggiormente al ciclo del carbonio?

Questo seminario è il primo passo per avviare una riflessione strutturata su queste problematiche e garantire la sostenibilità ma soprattutto la competitività dell’economia riminese nel breve, nel medio e anche nel lungo periodo.

PROGRAMMA (scarica il PDF, 217 Kb)

Apertura interventi da decidersi con il Sindaco

Mario Agostinelli – I cicli energetici: dal carbonio al sole: in un sistema distribuito dell’energia – presentazione di tutti gli aspetti che riguardano la filiera

Livio de Santoli – Verso l’autonomia energetica del territorio: dalle comunità del cibo alle comunità dell’energia. Un nuovo protagonismo per le PMI e gli enti locali.

Angelo Consoli – Una Europa Post-Carbon: dal contesto europeo a quello locale: Il patto dei Sindaci e i pilastri della Terza rivoluzione industriale:

Il primo pilastro: le FER

Leonida Bombace – Fotovoltaico, fonte di reddito e anche di integrazione sociale

Robert Niderkofler – L’eolico verticale. La “democratizzazione del vento (risorsa a disposizione di tutti.

Il secondo pilastro: le nuove costruzioni a energia positiva e gli interventi di sostenibilità su quelle esistenti

Angelo Consoli (L’integrazione delle tecnologie energetiche moderne nelle costruzioni)

Il terzo pilastro: l’idrogeno e l’accumulo dell’energia

Nicola Conenna (Presidente H2U) L’idrogeno come sistema di accumulo delle FER e come carburante. L’idrometano come transizione.

Il quarto pilastro: le smart grid

Prof Livio de Santoli: Il metodo di distribuzione intelligente per l’energia prodotta in modo distribuito

Discussione

Conclusioni e elaborazione di un documento finale “road map” per l’energia distribuita ne Comune di Rimini

– Il Sindaco di Rimini e Angelo Consoli Presidente CETRI

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Fermiamo il carbone: sabato 29 ottobre mobilitazione nazionale

Comunicato Stampa

Contro l’uso del carbone, che inquina, minaccia gravemente la salute dei cittadini, uccide il clima e costringe i lavoratori del comparto energetico a un futuro fatto solo di precarietà, sabato 29 ottobre le 35 associazioni della coalizione Fermiamo il carbone organizzano una manifestazione nel Polesine ad Adria contro la riconversione della centrale di Porto Tolle, e presidi a Saline Joniche, La Spezia, Vado Ligure e Brindisi.

Il governo ha deciso contro ogni logica di puntare sulle centrali a carbone: la fonte fossile a maggiore emissione specifica di gas serra. A Porto Tolle, Enel progetta la conversione di una centrale a olio combustibile in una a carbone della potenza di 2000 MW nel mezzo del parco del Delta del Po. Questo comporterebbe l’emissione di oltre 10 milioni di tonnellate l’anno di CO2: l’equivalente di oltre 4 volte le emissioni annuali di una città come Milano.

Prevista anche la riconversione di vecchie centrali come Rossano Calabro e la realizzazione di nuovi gruppi come a Vado Ligure e Porto Torres o addirittura la costruzione di nuovi impianti come Saline Joniche. Una scelta che va contro ogni strategia di riduzione delle emissioni di anidride carbonica, contro la salute, lo sviluppo del territorio dell’agricoltura, del turismo e della pesca e contro l’occupazione, poiché, rispetto al settore innovativo e in crescita delle fonti rinnovabili, rappresenta una scelta energetica ormai obsoleta.

Con i recenti referendum oltre 26 milioni di italiani hanno rivendicato il diritto di decidere del proprio futuro: un futuro di vera sicurezza energetica e per scongiurare che i cambiamenti climatici raggiungano livelli distruttivi per l’ambiente, il benessere e la stessa specie umana.

“Con la giornata del 29 ottobre – dichiarano i promotori della mobilitazione, che lanciano anche la sottoscrizione di un appello – ci rivolgiamo a tutti, anche a coloro che subiscono il ricatto occupazionale, ovunque in Italia vi siano progetti di ritorno al carbone, per rifiutare tutti insieme la contrapposizione tra lavoro ambiente e salute, cominciando invece a costruire un lavoro dignitoso, una società basata sull’interesse comune e non su quello di poche lobbies, sulla possibilità di un futuro sostenibile per tutte e tutti”.

Per maggiori informazioni e per firmare l’appello: www.fermiamoilcarbone.it

Appuntamento principale a Adria alle ore 14 per formare un corteo colorato e pacifico che attraverserà le vie della città. La manifestazione continuerà (16.30 circa) con interventi dal palco, collegamenti con le altre piazze, spettacolo. Lo streaming della manifestazione verrà trasmesso sui siti web di tutte le associazioni promotrici, su www.globalproject.info e www.libera.tv.

Promotori coalizione Fermiamo il carbone: Alternativa, AltraMente scuola per tutti, AltroVe, Arci, Auser, A Sud, Cepes, Circolo culturale AmbienteScienze, Comitato Energia felice, Comitato SI’ alle Rinnovabili NO al nucleare, Coordinamento Veneto contro il carbone, Ecologisti Democratici, Fare Verde, Federazione nazionale Pro Natura, Federconsumatori, Forum Ambientalista, Greenpeace, ISDE-Medici per l’Ambiente, Italia Nostra, Kyoto Club, Legambiente, Lega Pesca, Lipu, Movimento difesa del cittadino, Movimento Ecologista, OtherEarth, Rete della Conoscenza (Uds-Link), RIGAS, Slow Food Italia, SOS Rinnovabili, Vas, WWF, Ya Basta.

La mobilitazione sul web:

http://www.fermiamoilcarbone.it/
http://www.facebook.com/pages/fermiamo-il-carbone/252072751505700
http://twitter.com/#!/Fermailcarbone

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