Archivi tag: energia

6 luglio: Puglia rinnovabile e sostenibile

UN CONVEGNO A BARI E UN PREMIO AI “COMUNI RAGGIANTI”

Venerdì 6 luglio, all’Hotel Parco dei Principi

 

Pubblica amministrazione,  mondo della ricerca e imprese della Green economy s’incontrano a Bari, venerdì 6 luglio, in occasione del convegno “Puglia rinnovabile e sostenibile”, con il patrocinio dell’Assessorato alla Qualità dell’Ambiente della Regione Puglia e del Comune di Bari. Lo spiega chiaramente il sottotitolo dell’appuntamento, annunciando che si parlerà del “Ruolo di Comuni, imprese, ricerca e società civile a favore della concreta conversione energetica”.

Organizzato da EnergoClub Onlus il convegno si svolgerà a partire dalle ore 9 all’Hotel Parco dei Principi (Prolungamento Viale Europa, 6) per evidenziare come l’ambiente rappresenti un’ opportunità di crescita, stabilità e prosperità duratura, così come testimonia anche il Premio Comuni Raggianti che sarà presentato e conferito in tale occasione.

Sarà il noto divulgatore scientifico e conduttore televisivo Mario Tozzi a coordinare gli interventi di autorità politiche ed esperti del settore, che approfondiranno svilupperanno i temi cruciali per un’evoluzione sostenibile del territorio: dai costi delle fonti fossili alle prospettive di sviluppo delle rinnovabili in Puglia, dall’adesione al Patto dei Sindaci alla valorizzazione delle risorse territoriali, alla diffusione di opportunità per l’economia locale…

I lavori saranno aperti dai saluti di Lorenzo Nicastro, Assessore alla Qualità dell’Ambiente della Regione Puglia. Seguiranno gli interventi di Gianfranco Padovan, presidente EnergoClub Onlus (“ Il Manifesto per l’Energia Sostenibile di EnergoClub: premesse, valori e azioni concrete); Giuseppe Onufrio, direttore esecutivo Greenpeace Italia (“ I costi delle energie fossili e le opportunità della rivoluzione energetica”); Pasquale Stigliani, curatore rapporto sviluppo delle FER nelle Regioni del Mezzogiorno (“Lo sviluppo delle rinnovabili in Puglia tra aspettative, criticità e risultati concreti”); Paola Di Donato dell’Istituto di Chimica Biomolecolare del CNR (“Strategie di valorizzazione degli scarti agro-industriali: recupero di biomolecole e produzione di biocarburanti”); Giancarlo Mimiola, deputy administator dell’Istituto Agronomico Mediterraneo di Bari (“Nuove opportunità per le imprese agricole: energia e biochar da pirolisi di scarti vegetali”); Antonello Antonicelli, direttore area politiche per la riqualificazione, la tutela e la sicurezza ambientale della  Regione Puglia; Francesco Marconi, assessore Ambiente e Risorse energetiche della Provincia di Teramo, referente Coordinamento Agende 21 Locali Italiane (“Il Patto dei Sindaci: una sfida da vincere”) e Michele Emiliano, sindaco del Comune di Bari (“Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile del Comune di Bari”).

Al termine del convegno Mario Tozzi, assieme alle autorità competenti, consegnerà il  Premio Comuni Raggianti ai rappresentanti delle Amministrazioni Pubbliche pugliesi (una Provincia e 23 Comuni) che maggiormente si sono distinti nella promozione di impianti fotovoltaici di piccola taglia (potenza inferiore ai 20 kWp): impianti particolarmente virtuosi che non alterano la naturale vocazione dei territorio e creano, nel contempo, imprenditoria diffusa e nuovi posti di lavoro.

Programma dettagliato

Scarica il volantino dell’evento (PDF, 537 Kb)

Condividi

Le cinque giornate dei referendum ACQUA ed ENERGIA

Lo straordinario successo dei referendum su acqua e energia compie un anno

A MILANO DAL 13 AL 17 GIUGNO

Il 13 giugno, in tutta Italia, i movimenti referendari tornano in piazza per ricordare il successo dei referendum e denunciare ler mancate risposte della politica nazionale e delle amministrazioni locali. A Milano, cinque giorni di mobilitazione in difesa del voto referendario.

 

Ci saranno sportelli aperti su energia, consumo critico, immigrazione; incontri di alfabetizzazione alla finanza a cura del GIT Milano di Banca Etica; presentazione di libri sui beni comuni.

Tutti i giorni dalle 17.00 alle 20.00 – Via Dante, angolo via Giulini

 

Programma dei dibattiti a tema (ore 18):

13 giugno: Rispettare i Referendum, rispettare la democrazia!

14 giugno: Terra – Agorà in piazza S. Fedele

15 giugno: Acqua, bene comune: no alla Multiutility del Nord

16 giugno: Aria: la nostra libertà contro la Finanza

17 giugno: Sole: un tavolo della partecipazione energetica per attuare il referendum antinucleare

Scarica il volantino dell’evento >>>

 

Organizzano: Associazione Energia Felice – Comitato Milanese Acqua – Comitato per l’attuazione della volontà del referendum antinucleare

Info: CAVRA MILANO – tel. 02-58101226 cell. 340-0878893 – cavramilano@gmail.com

Condividi

13-17 giugno: la Tenda del sole a Milano

5 giorni di incontri per far rispettare il nostro voto referendario!

Via Dante, Milano – ore 17.00 – 20.00

Intendiamo sensibilizzare la popolazione milanese su questi tre punti fondamentali:

1) chiudere definitivamente la partita del nucleare attuando a tutti i livelli incluso il livello locale la volontà popolare espressasi col referendum del giugno 2011

2) promuovere l’alternativa del risparmio e delle rinnovabili come base di un nuovo modello economico metropolitano a partire da una gestione partecipata dei servizi pubblici locali

3) denunciare il progetto della Multiutility del Nord in cui si vorrebbe ulteriormente stravolgere e snaturare A2A da sottrarre del tutto al controllo comunale

NB : Una caratteristica determinante e specifica del nostro Sportello Energia collegato alla Tenda è l’orientamento in senso antinucleare dei cittadini: INVITIAMO A DISDIRE I CONTRATTI CON A2A ed ALTRE COMPAGNIE FILO-NUCLEARISTE (o pesantemente compromesse con il vecchio modello fossile) per approdare a fornitori rinnovabili o ragionevolmente “sostenibili” (es. Cooperativa Reternegie e TRENTA spa con le quali l’Associazione Energia Felice si sta convenzionando).

Segui l’evento su Facebook >>>

Condividi

NO alla MULTIUTILITY

Appunti di Mario Agostinelli sullo svolgimento dell’assemblea milanese del 5 giugno 2012

Ci sono fatti, decisioni che spesso sfuggono alla nostra attenzione perché stiamo facendo altro, perché ci risultano troppo complessi, perché …

La questione della “Grande Multiutility del Nord” discussa il 5 sera nella sala Alessi di Palazzo Marino strapiena di gente, rappresenta una di quelle complessità che è necessario comprendere bene in quanto riassume in sé gli elementi di una strategia e di un comportamento non trasparente e partecipativo che la giunta di Milano, che abbiamo fortemente voluto per segnare un cambiamento, sta praticando.

Molto in sintesi riassumendo solo quattro dei diversi interventi:

1. è una questione di stravolgimento giuridico;

Gaetano Azzariti – costituzionalista – ha “semplicemente” letto le motivazioni della Corte Costituzionale che hanno dato ragione ai quesiti referendari per le quali questa operazione a carattere finanziario speculativo e distorcente il pubblico interesse, non è ammissibile. Ma ha anche aggiunto che dopo solo due mesi (agosto 2011) dalla grande espressione popolare che ha sancito l’esito positivo dei referendum, con il decreto n. 138, veniva di fatto ripristinato l’art. 23/bis abrogato.

Non solo, ma anche il Governo “tecnico” Monti, dopo sette mesi (Febbraio 2012) con altro decreto “Crescitalia” all’art. 3 peggiorava ulteriormente dichiarando “virtuosi” i Comuni che avrebbero ceduto i servizi pubblici. La questione multiutility si pone politicamente in questo solco e tende a privatizzare i servizi che i comuni dovrebbero rafforzare per conservare e rendere un diritto dei cittadini l’accesso ai beni comuni

2. è una questione di economia finanziaria;

Andrea Di Stefano – economista – ha motivato le ragioni debitorie delle aziende per le quali si dice sia necessaria l’operazione (oltre 7 miliardi tra A2A e Iren). Ancora un “gioco” finanziario che sarà pagato dalla collettività a fronte di operazioni sbagliate e gestioni poco accurate fatte da dirigenti superpagati che non sono chiamati a rendere conto: e qui la Giunta e il Sindaco di Milano dovrebbero intervenire.

Ma quello che si evince con estrema gravità è che l’ideatore dell’operazione “Grande Multiutility” è il ministro Passera che, prevedendo il sostegno finanziario della Cassa Depositi e Prestiti, manterrebbe l’agibilità del Governo sulla manovra, consentendo l’entrata piena dei privati e lasciando ai Comuni qualche soldo di utili eventuali per l’affitto delle reti, deresponsabilizzandoli dei loro compiti istituzionali.

3. Centrale la convergenza acqua energia

Mario Agostinelli – Associazione Energia Felice – sottolinea la convergenza dei movimenti per l’acqua e l’energia e il successso grande della prima operazione di informazione e confronto su una materia finora clandestina. Quello della multiutility è un progetto sul modello vecchio delle energia fossili centralizzate oggetto delle più spregiudicate speculazioni finanziarie. Il nuovo – efficienza e rinnovabili – richiede dimensioni territoriali, diffrenziazione da città a città, ricadute occupazionali programmate e qualificate. Il piano McKinsey richiesto da Passera e Tabacci non parla che di road map verso la privatizzazione e di espropriazione delle quote dei comuni a cui rimarrebbe un canone d’affitto. Nessun cenno al piano industriale e all’occupazione. Un’autentica contromisura rispetto ad una strategia sui beni comuni, che dovrebbe essere l’ispirazione dell’amministrazione Pisapia e che, ci auguriamo, possa tornare ad esserlo con una discussione del Consiglio comunale e la informazione e partecipazione piena dei cittadini.

4. è una questione di democrazia politica;

Emilio Molinari – Forum Nazionale Movimenti Acqua – considera questa manovra politicamente molto grave. Anzitutto è dichiarata da Tabacci/Fassino/Passera come una decisione acquisita senza che il Consiglio Comunale di Milano abbia mai discusso. L’ambiguità del Sindaco Pisapia che lascia intendere senza voler aprire un dibattito con la cittadinanza. Eppure lo slogan della campagna elettorale era “Democrazia partecipata”. Ma ancora più grave è l’esautoramento dei comuni dal potere/dovere del governo della cosa pubblica, dei servizi primari per i propri cittadini: energia, rifiuti, acqua, …

E infine, quelle dichiarazioni di politica imprenditoriale – Tabacci/Fassino/Passera – che vedono questa Multiutility come la grande impresa capace di concorrere sul mercato per fare utili (= speculare finanziariamente). I servizi primari non sono beni speculativi, sono erogati per il bene della collettività che per loro corrisponde con le tariffe e le tasse.

Allora la nostra forte richiesta è che questo Governo, che questo Comune, che questo Sindaco diano un segno chiaro e inequivocabile di rispetto della volontà dichiarata dal voto popolare di 27 milioni di cittadini, e soprattutto chiediamo che il governo di questa città, il suo Sindaco, non confondano mai l’interesse privato con la democrazia partecipativa.

Ora è necessario attivare una grande mobilitazione popolare perché ogni cittadino si renda conto del duplice inganno che la Giunta Comunale sta perpetrando: quella di sottrarsi dal dovere di amministrare i Servizi pubblici e quello di sottrarre i cittadini alla partecipazione, decisione dei loro diritti.

Condividi