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21 novembre: Ambiente e lavoro, culture a confronto

AMBIENTE E LAVORO, CULTURE A CONFRONTO

Un nuovo modello di vita e di lavoro per uscire dalla crisi

Roma, lunedì 21 novembre 2011

Partecipano: Roberto Romano, economista – Mario Agostinelli, Presidente Sì alle rinnovabili Lombardia – Angelo Bonelli, Presidente Federazione dei Verdi – Piero Di Siena, Presidente ARS – Emilio Gabaglio, Presidente Forum lavoro PD – Alfiero Grandi, Presidente Sì alle rinnovabili No al nucleare – Gianni Mattioli, SEL Comitato Sì alle rinnovabili No al nucleare – Nicola Nicolosi, Segretario CGIL – Gian Paolo Patta, per il Partito del Lavoro – Cesare Salvi, per il Partito del Lavoro.

Centro Congressi, Via dei Frentani, 4

Orario: 15:00 – 19:00

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Fermiamo il carbone: sabato 29 ottobre mobilitazione nazionale

Comunicato Stampa

Contro l’uso del carbone, che inquina, minaccia gravemente la salute dei cittadini, uccide il clima e costringe i lavoratori del comparto energetico a un futuro fatto solo di precarietà, sabato 29 ottobre le 35 associazioni della coalizione Fermiamo il carbone organizzano una manifestazione nel Polesine ad Adria contro la riconversione della centrale di Porto Tolle, e presidi a Saline Joniche, La Spezia, Vado Ligure e Brindisi.

Il governo ha deciso contro ogni logica di puntare sulle centrali a carbone: la fonte fossile a maggiore emissione specifica di gas serra. A Porto Tolle, Enel progetta la conversione di una centrale a olio combustibile in una a carbone della potenza di 2000 MW nel mezzo del parco del Delta del Po. Questo comporterebbe l’emissione di oltre 10 milioni di tonnellate l’anno di CO2: l’equivalente di oltre 4 volte le emissioni annuali di una città come Milano.

Prevista anche la riconversione di vecchie centrali come Rossano Calabro e la realizzazione di nuovi gruppi come a Vado Ligure e Porto Torres o addirittura la costruzione di nuovi impianti come Saline Joniche. Una scelta che va contro ogni strategia di riduzione delle emissioni di anidride carbonica, contro la salute, lo sviluppo del territorio dell’agricoltura, del turismo e della pesca e contro l’occupazione, poiché, rispetto al settore innovativo e in crescita delle fonti rinnovabili, rappresenta una scelta energetica ormai obsoleta.

Con i recenti referendum oltre 26 milioni di italiani hanno rivendicato il diritto di decidere del proprio futuro: un futuro di vera sicurezza energetica e per scongiurare che i cambiamenti climatici raggiungano livelli distruttivi per l’ambiente, il benessere e la stessa specie umana.

“Con la giornata del 29 ottobre – dichiarano i promotori della mobilitazione, che lanciano anche la sottoscrizione di un appello – ci rivolgiamo a tutti, anche a coloro che subiscono il ricatto occupazionale, ovunque in Italia vi siano progetti di ritorno al carbone, per rifiutare tutti insieme la contrapposizione tra lavoro ambiente e salute, cominciando invece a costruire un lavoro dignitoso, una società basata sull’interesse comune e non su quello di poche lobbies, sulla possibilità di un futuro sostenibile per tutte e tutti”.

Per maggiori informazioni e per firmare l’appello: www.fermiamoilcarbone.it

Appuntamento principale a Adria alle ore 14 per formare un corteo colorato e pacifico che attraverserà le vie della città. La manifestazione continuerà (16.30 circa) con interventi dal palco, collegamenti con le altre piazze, spettacolo. Lo streaming della manifestazione verrà trasmesso sui siti web di tutte le associazioni promotrici, su www.globalproject.info e www.libera.tv.

Promotori coalizione Fermiamo il carbone: Alternativa, AltraMente scuola per tutti, AltroVe, Arci, Auser, A Sud, Cepes, Circolo culturale AmbienteScienze, Comitato Energia felice, Comitato SI’ alle Rinnovabili NO al nucleare, Coordinamento Veneto contro il carbone, Ecologisti Democratici, Fare Verde, Federazione nazionale Pro Natura, Federconsumatori, Forum Ambientalista, Greenpeace, ISDE-Medici per l’Ambiente, Italia Nostra, Kyoto Club, Legambiente, Lega Pesca, Lipu, Movimento difesa del cittadino, Movimento Ecologista, OtherEarth, Rete della Conoscenza (Uds-Link), RIGAS, Slow Food Italia, SOS Rinnovabili, Vas, WWF, Ya Basta.

La mobilitazione sul web:

http://www.fermiamoilcarbone.it/
http://www.facebook.com/pages/fermiamo-il-carbone/252072751505700
http://twitter.com/#!/Fermailcarbone

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Invito a partecipare alla Giornata europea degli indignati

COMUNICATO DEL COORDINAMENTO ENERGIA FELICE

A tutto il popolo ed in particolare a tutto il popolo che ha manifestato con il referendum la volontà di chiudere la partita con il nucleare

Condividiamo la scelta di partecipare alla giornata di mobilitazione internazionale del 15 ottobre.

In quella giornata in molte parti del globo si manifesterà contro l’austerity e le scelte economiche in questo periodo di crisi; una crisi che riguarda anche la politica istituzionale e la democrazia. Una crisi assunta a pretesto di ricatti che spacciano privatizzazioni e Grandi Opere come rimedi salvifici. Grazie ad una sua – della crisi – truffaldina gestione antipopolare, le centrali nucleari, che abbiamo cacciato dalla porta, potremmo vedercele tornare dalla finestra, come recentissimamente l’AD dell’ENEL Fulvio Conti ha minacciato.

Per questo motivo scegliamo di portare in piazza le nostre esperienze e lotte. Perchè l’espressione di 27 milioni di cittadini e cittadine è messa a repentaglio dalle scelte di questo governo e dal silenzio dell’opposizione; perchè, appunto, con il referendum, svoltosi dopo la catastrofe di Fukushima, abbiamo detto che il nucleare, “vecchio” o “nuovo” che sia, è un rischio da stolti che non accettiamo di correre.

Scegliamo di essere, dunque, a Roma nella parte di apertura del corteo con uno striscione che dice:

27 milioni di persone hanno deciso: democrazia è garantire la liberazione dal nucleare.

Una volta per tutte.

Indietro non si torna.

Andiamo avanti verso le energie davvero pulite. Lottiamo per sottrarre i beni comuni al mercato e per affermare la supremazia delle nostre vite sopra l’incipiente “dittatura finanziaria”.

Appuntamento, dietro il pullmino del Tour antinucleare 2011, sabato 15 ottobre, ore 13,30 – P.zza della Repubblica – entrata Uniroma3 (guardando la Basilica a sinistra)

Per il CEF (via Borsieri, 12 – 2059 Milano): Mario Agostinelli e Alfonso Navarra

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