PER DOCUMENTARE LA TRANSIZIONE DEI FOSSILI AL SOLE
Presentiamo una sequenza logica di 462 slide in formato PowerPoint suddivise in 8 sezioni per sostenere e documentare la necessità di orientare l’attuale sistema energetico centralizzato e basato sulle fonti fossili e sul nucleare verso energie rinnovabili decentrate sul territorio. I dati esposti in grafici, immagini, proposizioni sintetiche, sono i più aggiornati disponibili e possono essere organizzati e utilizzati liberamente. L’accesso è libero e gratuito, sia per scopi didattici, che di documentazione e come supporto a ricerche.
Il filo conduttore è quello esposto nel libro “Cercare il sole. Dopo Fukushima” (2011) di Agostinelli, Meregalli e Tronconi, edito da EDIESSE. L’energia è trattata come un bene comune e sono valutati i risvolti della stessa sia sul piano ambientale che climatico, nonché considerati gli effetti per l’economia e il lavoro. Il modello della crescita indefinita è analizzato come percorso senza via d’uscita e sono ampiamente trattate le implicazioni di nuovi stili di vita, di minori consumi di materia ed energia, della prevalenza della vita sull’economia.
Le sezioni in cui il database è suddiviso sono:
1. Il racconto della nuova energia
2. I limiti del sistema energetico attuale
3. La crisi e la transizione energetica
4. No al nucleare, dall’Italia all’Europa
6. Le fonti naturali rinnovabili
7. Efficienza e rinnovabili: politica energetica, economia e lavoro
8. Energie naturali sul territorio: amministrazioni e stili di vita
Ogni sezione è indipendente e contribuisce a un insieme di 8 presentazioni da affiancare alle 462 slides complete per una ricca documentazione “free”.
Le presentazioni sono state compilate da Mario Agostinelli (agostinelli.mario@gmail.com) su materiale per la maggior parte elaborato originalmente. Per le slides scambiate in occasione di incontri e dibattiti, si ringraziano gli autori che le hanno rese disponibili.
Database per documentare la transizione dai fossili al sole
Altro materiale a Comitato Energia Felice
non capisco cosa serve per far vedere che OGNUNO di noi BUTTA 2 terzi dell energia in FRENATA e che recuperandola si risparmierebbero 1 milione di kWh (= a una centrale nucleare) solo all interno sella tangenziale di Milano…date un okkio a pag 7 http://www.innas.com/Assets/files/Hydrid%20brochure.pdf
Una domanda: che ne pensate del nucleare a base di sali di torio? Quello che comunemente si chiama TMSR?
Non ne parlate mai. Eppure Rubbia e Furukawa non sono fisici da strapazzo. Oltretutto il torio non si combina bè con l’ossigeno nè con l’idrogeno (cioè niente esplosioni) e non ha bisogno di acqua per il raffreddamento.
Non è vero che non esistono impianti sperimentali. Esistono dal 1960, solo che siccome il torio non produce scorie nucleari per le bombe è stato accantonato. Il tempo di decantazione del torio oscilla tra 70 e 150 anni, non millenni, come qualcuno afferma.
Sono favorevole a questa tecnologia ed il primo impianto entrerà in funzione nel 2016 (Progetto Fuji).
Quando si hanno certe fissazioni e non si studia si fa cattiva informazione.
….semplicememte perchè non è RINNOVABILE, ed il torio lo si deve importare creando un’altra dipendenza energetica.
Rubbia è ormai anni che si concentra sul concetto di rinnovabilità: forse per questo è stato “invitato” ad andarsene altrove per le sue realizzazioni (es Spagna). Le fissazioni sono altre e…….. sempre le stesse.
Perchè il petrolio ci da indipendenza energetica?
Il torio lo possediamo in abbondanza (Valle d’Aosta,, Toscana, Lazio, Abruzzo, Sicilia).
Il costo estrattivo del Torio si è enormemente abbassato passando da 80$ al KG agli attuali 35.