Per chiarire, visto che arrivano periodicamente richieste in questo senso, le fasi della raccolta delle firme sono queste:
stampare i moduli chi per qualunque ragione non li ha a disposizione (sono anche scaricabili dal sito o si possono ritirare, previa prenotazione, alla sede di v. Borsieri 12 a Milano), farli vidimare dalle segreterie dei comuni, delle province o dalle segreterie dei tribunali, o dalle Corti di Appello (a proposito, in Lombardia la corte di Milano ha validità per le province di Milano, Como, Lecco, Lodi, Pavia, Sondrio, Varese e Monza; quella di Brescia per le rimanenti province). Senza la vidimazione non sono validi.
Se ci sono difficoltà fatecelo sapere e cercheremo di aiutare la soluzione. Dopo la vidimazione si possono raccogliere le firme alla presenza di un autenticatore (assessore comunale o provinciale, consigliere che abbia dichiarato al sindaco che intende farlo, funzionario di comune o provincia che è stato autorizzato dal Sindaco o dal Presidente, giudici di pace, ecc.) che attesta l’identità di chi firma, senza dovere aggiungere obbligatoriamente il numero del documento di identità. In ogni caso, i fogli debbono avere l’autentica di chi è autorizzato a farlo. In seguito (ultima operazione) va allegata ai fogli la dichiarazione del comune che chi ha firmato è elettore effettivamente nel comune.
Vi faremo avere un programma informatico che dovrebbe semplificare molto per la richiesta dei certificati elettorali, ma occorre sapere che senza questa ulteriore attestazione le firme non sono valide. E’ bene che ogni soggetto che raccoglie le firme si coordini con l’istanza regionale che coordina l’operazione. I moduli completi e con tutte le attestazioni per la presentazione definitiva saranno consegnati alla Camera dei deputati poco prima di Natale.
In altre parole abbiamo tempo per raccogliere le fime fino a tutto Novembre, dopo occorre raccogliere gli attestati dei comuni e questa operazione, certamente burocratica, porterà via tempo e fatica.