Mentre siamo agli ultimi giorni di campagna elettorale per le elezioni europee è uscito un prezioso libro http://www.edizioniambiente.it/libri/1038/un-altra-europa/ a cura di Silvia Zamboni (di cui il contributo di Gianni Silvestrini http://www.qualenergia.it/articoli/20140516-l%E2%80%99europa-alla-guida-della-transizione-energetica-della-decarbonizzazione ) e invece continua la pressocchè totale assenza, dal dibattito politico e dai programmi elettorali, di questi temi.
Tra le poche iniziative in merito, un convegno “Il clima dell’Europa senza nucleare”, svolto a Brescia l’8 maggio, promosso dalla lista “L’Altra Europa con Tsipras”, che ci ha chiesto un contributo di merito http://youtu.be/fG9TOBfwlgM .
A proposito di politiche negative sulle questioni energetiche, il servizio di Report sullo shale gas del 12 maggio http://www.cinetvmania.it/2014/05/12/report-anticipazioni-e-streaming-rai3-lunedi-12-maggio-2014/ ha riproposto l’inquietante questione dell’estrazione di gas con la pratica del fracking, ossia la frantumazione del sottosuolo attraverso l’immissione a pressione di acqua e solventi chimici, ed inoltre delle possibili relazioni tra attività di estrazione del gas e di esplorazione per idrocarburi ed aumento dell’attività sismica.
Su quest’ultima vicenda, in relazione al terremoto in Emilia-Romagna del mese di maggio 2012, era stata istituita, dalla Protezione Civile su richiesta del Presidente della Regione, la Commissione ICHESE, il cui rapporto finale http://ambiente.regione.emilia-romagna.it/geologia/notizie/primo-piano/commissione-ichese-on-line-il-rapporto-integrale è stato reso pubblico dal Presidente Errani solo dopo che un giornalista di Science aveva denunciato “pressioni per non pubblicare il rapporto”.
Come si può vedere dalle conclusioni, non si esclude la possibile relazione tra trivellazioni e sisma del 2012, anche se si specifica che da sole “le attività non possono averlo provocato”. Dopo la pubblicazione del rapporto il Presidente Errani si è scusato per il ritardo e la Regione Emilia-Romagna ha sospeso ogni nuova autorizzazione alla ricerca di idrocarburi, ma restano in vigore i permessi già concessi.
Noi pensiamo che per un principio di precauzione in Italia e in Europa, non solo vada esclusa qualsiasi ricerca sullo shale gas, ma che intanto in Italia andrebbe fatta una moratoria, sulle trivellazioni e i depositi sotterranei di stoccaggio.
Questa è una proposta sulla quale intendiamo aprire un confronto con tutte le Associazioni ambientaliste, i movimenti, i tanti comitati contro le trivellazioni e i depositi che sono sorti nel nostro paese.