Comitato comasco per il referendum

COMUNICATO STAMPA

Martedì 5 aprile alle 20,30 in via Teresa Ciceri 12 a Como è convocata l’Assemblea di costituzione del Comitato comasco per il Sì al referendum contro il nucleare.

Giovedì 24 marzo, su impulso del Comitato per 2Sì per l’acqua bene comune, si è svolta una riunione con Mario Agostinelli del Comitato lombardo Energia Felice nella quale si è deciso di convocare una riunione di tutti coloro che sono disponibili a collaborare alla costituzione del Comitato comasco per il Sì al referendum contro il nucleare. L’appuntamento per la costituzione del Comitato è martedì 5 aprile alle 20,30 in via Teresa Ciceri 12 presso la Fondazione Avvenire. Per informazioni 031.302270 – 347.3674825.

Comitato comasco per il Sì al referendum contro il nucleare

Assemblea – Difendiano i beni comuni

Difendiano i beni comuni: l’acqua, l’aria, il cibo

Assemblea

30 marzo 2011 – ore 20 30 – Sala Alessi – Palazzo Marino

Saluti di Basilio Rizzo, consigliere comunale

Presiedono: Giovanna Procacci – Franco Calamida

Interventi di: Luigi Ferrajoli, teorico del diritto – Gianni Tamino, Docente di biologia – Diego Parassole, artista – Antonio Lupo, Comitato amigos sem terra Italia – Mario Agostinelli, Comitato Energia Felice – Erica Rodari, Comitato referendum acqua di Milano e provincia – Alberto Patrucco, artista – Emilio Molinari, Contratto mondiale dell’acqua.

I cambiamenti climatici, la desertificazione, le carestie, l’esaurirsi di fonti energetiche tradizionali, impongono di rivoluzionare il nostro modo di guardare al mondo. Non risolveremo i suoi, cioè nostri, problemi con le stesse categorie conoscitive e con le pratiche con le quali li abbiamo creati. Occorre affermare, oltre quella ambientale, anche una nuova civiltà giuridica, all’altezza della sfida.

L’acqua, l’atmosfera, altri beni ecologici, che in passato non erano neppure considerati beni, ma semplicemente cose, sono oggi considerati beni comuni, a causa dell’intervenuta scarsità, e si sono rivelati fondamentali per la sopravvivenza del genere umano. Sono beni comuni l’aria, l’acqua, l’accesso e la fertilità della terra, il cibo, e le attività umane non devono ridurli a merce. La sovranità alimentare è il diritto di tutti i popoli di scegliere il proprio modello di produzione e di consumo degli alimenti, con sistemi doversificati e su base contadina.

In difesa dei beni comuni, contro le privatizzazioni e i feroci monopli della multinazinali (dell’acqua, degli alimenti, delle risorse energetiche) sono cresciuti, in molte parti del mondo, importanti movimenti e pratiche di mutualità sociale.

Nella nostra realtà l’obiettivo del movimento per l’ acqua pubblica, e il milione e 400 mila firme raccolte per il referendum, ha assunto un valore emblematico, un simbolo che codifica una raltà articolata, un convergere di esperienze sociali diverse: le reti dei gruppi di acquisto solidale, le associazioni, i partiti, i sindacati, collettivi dei quartieri, i distretti di economia solidale, e molti che hanno ritrovato la passione e le condizioni per un rinnovato impegno sociale e politico.

C’è anche la buona politica, possiamo nobilitare la politica, indicare una prospettiva, in un mondo in cui non tutto sia merce e sia possibile un modello di sviluppo alternativo, che non divori risorse energetiche e bellezze della natura. Per questo è necessario il successo dei referendum in difesa delll’acqua pubblica e di quello contro il nucleare.

Promossa da: Adesso basta! Comitato di Milano e Provincia “due si per l’acqua bene comune”.

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Anche Varese si mobilita contro il nucleare

E’ nato il comitato in vista del referendum di giugno: venerdì 1 aprile il primo appuntamento organizzativo

Varese si mobilita contro il nucleare. E’ nato infatti il comitato referendario locale “Vota sì per fermare il nucleare”, promosso per ora da Acli, Arci, Comitato Energia Felice, Greenpeace, Italia Nostra, Legambiente, Lipu, Verdi Ambiente e Società, Uisp.

Per preparare la mobilitazione delle prossime settimane, in vista del referendum del 12/13 giugno, il comitato convoca una prima riunione organizzativa, aperta a tutti gli interessati, venerdì 1 aprile alle ore 21 presso la sede provinciale delle Acli in via Speri della Chiesa.

“Quello che purtroppo sta accadendo in Giappone – dicono i promotori – è la conferma drammatica, cui nessuno avrebbe voluto assistere, del fatto che il nucleare a prova di incidenti non esiste. La sicurezza delle centrali è una favola alla quale gli italiani non crederanno. Da tempo sosteniamo che l’Italia non deve entrare in un’avventura pericolosa, impopolare e antieconomica come quella dell’atomo.”

Secondo il comitato, per il futuro del nostro Paese un modello energetico moderno, pacifico, sicuro e democratico è a portata di mano: efficienza energetica e sviluppo delle energie rinnovabili.

L’obiettivo dei sostenitori del Sì al referendum di giugno, è portare almeno 25 milioni di cittadini italiani a votare a favore dello stop all’energia atomica.

“Ce la faremo. Il successo della manifestazione nazionale dei comitati referendari a Roma sabato scorso, a cui hanno partecipato anche molti varesini, è un segnale positivo. Ora tocca a noi, e a tutti coloro che vorranno unirsi in questa battaglia necessaria, portare sul territorio l’entusiasmo e la partecipazione che si sono visti a Roma.”

Varese, 28 marzo 2011