24 gennaio: convegno “Auto elettrica ama il green” a Milano

Interessante convegno a Milano sul tema della mobilità sostenibile e l’auto elettrica. Presente l’Assessore all’ambiente del Comune di Milano Pierfrancesco Maran che è stato promotore dell’iniziativa e il Ministro dell’ambiente Corrado Clini. Presente per l’Associazione Energia Felice Giuseppe Farinella che ci riporta alcune suggestioni.

L’auto e il trasporto merci elettrico, come hanno dimostrato nei loro interventi i rappresentanti di Renault e Pininfarina, rappresenta il futuro della mobilità nelle città: è l’unico mezzo che permette di ridurre l’inquinamento che deriva dai mezzi dotati di motore a combustione interna. È prevedibile per motivi di sanità pubblica la completa sostituzione dei mezzi circolanti entro il 2050.

I problemi tecnici (autonomia, costi, batterie, produzione, ricarica rapida) sono ormai tutti risolti. È però necessaria la volontà politica di sviluppare il settore. Per quanto riguarda gli incentivi sarebbe sufficiente imporre che almeno il 10% delle auto blu (60.000) sia elettrico e che le città siano dotate di punti pubblici di ricarica. A Milano, ad esempio, sarebbe sufficiente investire l’equivalente del costo di 2 fermate della metropolitana per costruire 1000 punti di ricarica magari abbinati al bike sharing.

L’auto elettrica permetterà un aumento dell’efficienza delle automobili e permetterà di ottimizzare la distribuzione di energia elettrica mediante le smart-grid. Sbaglia chi sostiene che l’uso delle auto elettriche sposta il problema dell’inquinamento ma non lo risolve, ha fatto notare il rappresentante di APER, in quanto l’uso dell’elettricità significa usare un mix di fonti di energia primaria tra cui, in Italia, almeno il 25% deriva da fonte rinnovabile (idroelettrico, eolico, fotovoltaico, biogas…). Il ricercatore Leopoldo Montanari di Lem-Replay ha inoltre fatto notare che l’auto elettrica, integrata al sistema pubblico dei trasporti, sarà l’unica strada percorribile nel futuro per ridurre l’inquinamento da micropolveri. L’inquinamento altrimenti è destinato ad aumentare costantemente per via del costante aumento dell’urbanizzazione in tutte le aree intorno alle grandi città.

Il blocco della circolazione delle auto inquinanti a Milano mostra la necessità di intervenire con urgenza nel settore. Sia l’intervento del Ministro che quello dell’Assessore hanno confermato la volontà di avviarsi sulla strada della promozione della mobilità elettrica. Vedremo quali saranno le azioni messe in campo. La nostra Associazione è come sempre disponibile a organizzare iniziative a sostegno della mobilità elettrica e delle rinnovabili.

a cura di Giuseppe Farinella

Il programma completo dal sito del Comune di Milano >>>

 

Vota la compagnia Vale, peggior multinazionale al mondo

La Vale, impresa mineraria brasiliana presente in 38 paesi e considerata oggi la maggior corporation di estrazione minerale del mondo, è una delle sei finaliste del premio “Public Eye Award”, che ogni anno elegge la peggior impresa del Pianeta attraverso il voto popolare e annuncia la vincitrice durante il Forum Economico Mondiale di Davos, in Svizzera. È la prima volta che un’impresa brasiliana concorre al premio.

Entra nel sito www.publiceye.ch e vota Vale!

L’indicazione di quest’impresa per il Public Eye Award 2012 è stata fatta dal “International Network of People Affected by Vale”, tramite la rete brasiliana “Justiça nos Trilhos” e in collaborazione con le ONG internazionali Amazon Watch e International Rivers. Alla base di questa ‘nomination’ ci sono innumerevoli impatti ambientali, sociali e nel mondo del lavoro causati negli ultimi dieci anni dalle attivitá di questa multinazionale, in Brasile e nel mondo.

L’entrata dell’impresa, in 2010, nel Consorzio ‘Norte Energia’, responsabile per la costruzione dell’idroelettrica Belo Monte nel fiume Xingu, in Pará (nord del Brasile), è stato considerato dagli organizzatori del premio (Greenpeace Suíça e Dichiarazione di Berna) il fattore determinante per l’inclusione di Vale nella lista delle sei finaliste al Public Eye di quest’anno.

Vale possiede il 9% delle azioni del Consorzio, che sloggerá circa 40mila persone dalle loro terre, colpendo direttamente o indirettamente 14 comunitá indigene del Médio Xingu, allagando 668 Km2 e seccando 100 Km di fiume della Volta Grande do Xingu.

La votazione del Public Eye Award 2012 continuerá fino al 26 gennaio.

23 gennaio: presentazione libro “Cercare il Sole” a Firenze

Presentazione del libro

“Cercare il Sole. Dopo Fukushima”

di Mario Agostinelli, Roberto Meregalli, Pierattilio Tronconi

Lunedì 23 gennaio, ore 16:00

Sala Affreschi – Palazzo Panciatichi – Consiglio Regionale della Toscana – via Cavour, 4 – Firenze

 

Introduce:

– Mauro Romanelli, Consigliere Regionale

Modera:

– Maurizio De Santis, Portavoce Regionale Sinistra Ecologia e Libertà Toscana

Interventi:

– Mario Agostinelli, Coautore del libro

– Alessio Gramolati, Segretario generale CGIL Toscana

– Fabio Roggiolani, Liberi Imprenditori Ecologisti

 

Media Partner: www.ecquologia.it

Segreteria organizzativa: d.braccaloni@consiglio.regione.toscana.it – via Cavour, 4 – Firenze – Tel 055/2387506 – Fax 055/2387662

Scarica la locandina (PDF, 135 Kb)

Appello: Giù le mani dall’acqua e dalla democrazia!

FIRMA E FAI FIRMARE L’APPELLO>>>

Il 12 e 13 giugno scorsi 26 milioni di donne e uomini hanno votato per l’affermazione dell’acqua come bene comune e diritto umano universale e per la sua gestione partecipativa e senza logiche di profitto.

Le stesse persone hanno votato anche la difesa dei servizi pubblici locali dalle strategie di privatizzazione: una grande e diffusa partecipazione popolare, che si è espressa in ogni territorio, dimostrando la grande vitalità democratica di una società in movimento e la capacità di attivare un nuovo rapporto tra cittadini e Stato attraverso la politica.

Il voto ha posto il nuovo linguaggio dei beni comuni e della partecipazione democratica come base fondamentale di un possibile nuovo modello sociale capace di rispondere alle drammatiche contraddizioni di una crisi economico-finanziaria sociale ed ecologica senza precedenti.

A questa straordinaria esperienza di democrazia il precedente Governo Berlusconi ha risposto con un attacco diretto al voto referendario, riproponendo le stesse norme abrogate con l’esclusione solo formale del servizio idrico integrato.

Adesso, utilizzando come espediente la precipitazione della crisi economico-finanziaria e del debito, il Governo guidato da Mario Monti si appresta a replicare ed approfondire tale attacco attraverso un decreto quadro sulle strategie di liberalizzazione che vuole intervenire direttamente anche sull’acqua, forse addirittura in parallelo ad un analogo provvedimento a livello di Unione Europea che segua la falsariga di quanto venne proposto anni addietro con la direttiva Bolkestein. In questo modo si vuole mettere all’angolo l’espressione democratica della maggioranza assoluta del popolo italiano, schiacciare ogni voce critica rispetto alla egemonia delle leggi di mercato ed evitare che il “contagio” si estenda fuori Italia.

Noi non ci stiamo.

L’acqua non è una merce, ma un bene comune che appartiene a tutti gli esseri viventi e a nessuno in maniera esclusiva, e tanto meno può essere affidata in gestione al mercato.

I beni comuni sono l’humus del legame sociale fra le persone e non merci per la speculazione finanziaria.

Ma sorge, a questo punto, una enorme e fondamentale questione che riguarda la democrazia: nessuna “esigenza” di qualsivoglia mercato può impunemente violare l’esito di una consultazione democratica, garantita dalla Costituzione, nella quale si è espressa senza equivoci la maggioranza assoluta del popolo italiano.

Chiediamo con determinazione al Governo Monti di interrompere da subito la strada intrapresa.

Chiediamo a tutti i partiti, a tutte le forze sociali e sindacali di prendere immediata posizione per il rispetto del voto democratico del popolo italiano.

Chiediamo alle donne e agli uomini di questo paese di sottoscrivere questo appello e di prepararsi alla mobilitazione per la difesa del voto referendario.
Oggi più che mai, si scrive acqua e si legge democrazia.

Indagine socio-economica sulle tecnologie di generazione distribuita

Carissimi,

RSE sta valutando il grado di conoscenza e l’atteggiamento che la popolazione italiana ha nei confronti delle risorse energetiche distribuite, delle tecnologie per il risparmio energetico e delle fonti energetiche rinnovabili.

Vi giro un questionario la cui compilazione richiede 10-15 minuti.

http://tinyurl.com/generazione-distribuita

Perché il questionario abbia rilevanza, è necessario raggiungere un numero importante di risposte su scala nazionale. Siete quindi incoraggiati anche a diffondere e promuovere la compilazione di questo questionario alle vostre reti sociali, ai vostri amici e parenti.

Grazie in anticipo, Giuseppe Mauri

SSE – Power System Development Dept