Se diamo uno sguardo al rapporto mensile sul sistema elettrico di Terna di settembre, scopriamo una serie di dati interessanti, che nei fatti vanificano e mettono al di fuori dei processi reali il Piano Passera.
Che cosa è successo nei primi 9 mesi del 2012?
– hanno continuato a calare i consumi di energia (-2,3% rispetto al 2011);
– è calata la produzione di energia (-1,6%), ma eolico e fotovoltaico sono cresciute rispettivamente del 37,2% e del 91,3%, mentre il termoelettrico ha perso ancora quote di produzione (-4,3%).
Il quadro che emerge, perciò, conferma il trend dei rilevamenti dei mesi scorsi (si veda per i dettagli il Quaderno di Energia Felice 1). Ad un calo dei consumi corrisponde un incremento della produzione da rinnovabili e una progressiva marginalizzazione del termoelettrico.
Le politiche energetiche ed industriali dovrebbero accompagnare questo processo, che appare ormai irreversibile. il Governo, però, sembra rispondere non agli interessi delle ormai migliaia di famiglie e piccole imprese che producono energia decentrata da fonti rinnovabili, ma dei pochi grandi produttori inquinatori.