Gentili rappresentanti del popolo alla Camera dei Deputati,
cancelliamo, non ridimensioniamo soltanto il programma di acquisto degli F35!!!
Ricordiamo che servono alla guerra nucleare e che la nostra Costituzione è pacifista!!!
in allegato:
1- gli F35 servono al nucleare
2- il disarmo mondiale passa da Ghedi ed Aviano
Lart. 4 della legge delega n. 244/2012 per la revisione dello strumento militare nazionale ha ricondotto alla piena sovranità al Parlamento le decisioni in materia di spese della Difesa sugli armamenti; Parlamento che ha già disposto unindagine conoscitiva sull’acquisto dei cacciabombardieri d’attacco – con capacità nucleari – F35, già conclusa se le nostre informazioni non sono errate – a febbraio scorso.
Spetteranno ora alle Camere le decisioni e gli atti conseguenti e la prima discussione, come ben sapete, è prevista alla Camera il 4 aprile pv., quando verranno prese in esame dalla Commissione Difesa le conclusioni ufficiali della citata indagine conoscitiva sui sistemi darma.
Apprendiamo dalla stampa che il Consiglio Supremo di Difesa avrebbe messo in atto manovre dilatorie sostenendo che ogni decisione dovrebbe essere successiva alla messa a punto del “LIBRO BIANCO” (studio che dovrebbe essere pronto a dicembre) che dovrà stabilire quali sono le minacce future per la sicurezza nazionale del nostro Paese e gli strumenti militari adatti a fronteggiarli.
Apprendiamo altresì che esiste un gruppo di parlamentari che punta a trasformare le conclusioni dellindagine conoscitiva, prevista per il 4 aprile, in una risoluzione da far votare in aula che impegni il governo a sospendere i contratti del programma F35 questa volta davvero, visto che lattività contrattuale, sempre se la stampa non equivochi, sta continuando ad andare avanti in vista di un suo significativo ridimensionamento.
Nei testi allegati si sottopone alla vostra attenzione un aspetto trascurato, la finalità nucleare degli F35, che, a nostro modesto parere, dovrebbe indurre tutti i cittadini fedeli allo spirito pacifista della nostra Costituzione, quale che sia la natura ed il livello della loro responsabilità, ad accettare non il ridimensionamento del programma ma la sua totale cancellazione.
Questa finalità è la conseguenza degli accordi di condivisione nucleare (“Nuclear Sharing agreements“) in ambito NATO, stipulati nel periodo della guerra fredda, ma tuttora in vigore ed operativi.
Ne derivano:
– lo stoccaggio delle B61 (atomiche USA “tattiche”) nelle basi di Ghedi ed Aviano
– laddestramento di piloti italiani alluso possibile dellarma nucleare in attuazione della modalità della “doppia chiave” (qui è più specificatamente in ballo Ghedi). Sarebbero due i poligoni nel nostro paese nei quali i piloti si addestrano al bombardamento con le B61: Capo Frasca in provincia di Oristano e Maniago II in provincia di Pordenone;
– la partecipazione dell’Italia alle riunioni del Nuclear Planning Committee della NATO.
Quello che, per non farla troppo lunga, sottolineiamo nel file allegato dal titolo: “Gli F35 servono al nucleare” è che vedremmo giustamente impostato un dibattito non incentrato sulla quantità della spesa rispetto a presunti benefici (questi aerei ultra-costosi funzionano o sono solo un bidone?) ma sulla qualità della scelta, che deve fare riferimento a domande molto più di fondo e non eludibili.
Queste le domande che segnaliamo: se gli F35 sono (anche) dei bombardieri, chi dovremmo andare a bombardare?
Ed ancora più a monte: come facciamo a gettare acqua sul fuoco di un contesto internazionale i cui focolai possono far deflagrare un grande incendio?
Come, puntando sulla prevenzione e non aspettando che i buoi siano scappati dalla stalla, agiamo in modo che sia inutile pensare che possa servire andare a bombardare qualcuno?
Terza domanda infine: se qualche conflitto fosse sfuggito di mano e ci trovassimo costretti alluso della forza, bombardare con armi nucleari, come purtroppo sta nei nostri piani ufficiali, sarebbe una opzione idonea al raggiungimento di qualsiasi obiettivo razionale?
Quale allora la via che ci permettiamo di suggerire?
Per rispondere a queste domande in modo alternativo rispetto allinerzia delle dinamiche imperanti ma anche in modo convincente dovremmo riuscire ad affermare e con un po di sforzo la nostra sensazione è che possiamo farcela! – tre presupposti nel dibattito e nella mentalità pubblica: la sicurezza comune, la nonviolenza come forza potente, la difesa difensiva come attuazione del dettato costituzionale.
Nel file allegato dal titolo “Il disarmo mondiale passa da Ghedi ed Aviano” è invece contenuto un dossier del periodico Difesa-ambiente, n. 1- 2014, (di cui Alfonso Navarra che vi scrive è direttore responsabile) che approfondisce la notizia del collegamento tra le atomiche USA in via di ammodernamento nelle basi di Ghedi ed Aviano e gli F35, trattando in sostanza lassurdità delle dottrine di impiego odierne dellarma nucleare.
Vi chiediamo, in sostanza, di recepire lappello contenuto nellultimo pamphlet di Stéphane Hessel, tra i principali estensori della dichiarazione universale dei Diritti dellUomo. Il grande partigiano, scomparso da poco, in “ESIGETE! Il disarmo nucleare totale” (appena tradotto in Italia dalla EDIESSE e curato da Mario Agostinelli, Luigi Mosca ed Alfonso Navarra) ci ammonisce: “I nemici di ogni Stato non sono gli altri Stati, i veri nemici sono comuni a tutti gli Stati, ed essi si chiamano: la miseria nel mondo, la mancanza di istruzione, la degradazione dellambiente, le catastrofi naturali, le epidemie, la corruzione, i fanatismi E dunque contro questi nemici che si tratta di concentrare tutto il potenziale di cui lUmanità dispone, di intelligenza, di iniziative solidali, di creatività e non in una corsa folle ad ogni sorta di armamenti!”
Milano 31 marzo 2014
Mario Agostinelli Presidente dellAssociazione Energia Felice (ARCI) (www.energiafelice.it) cell. 335/1401703
Alfonso Navarra in nome e per conto di FERMIAMO CHI SCHERZA COL FUOCO ATOMICO (www.osmdpn.it) tel. Ufficio 02-5810.1226 cell. 340/0878893
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