Archivi categoria: Nucleare

Manifestazione a Viadana (foto)

La manifestazione contro il nucleare a Viadana, indetta dai Giovani Democratici di Lombardia e Emilia e partecipata dai movimenti locali, Legambiente e Comitato Energia Felice, ha avuto pieno successo. Le foto che accompagnano questo commento lo dimostrano e confermano una risposta popolare immediata alla sfacciata campagna propagandistica che il Governo, assistito da ENEL e lobbies filonucleari guidate da Chicco Testa (un nome, una garanzia…), ha aperto sui giornali odierni. Dovremo abituarci ad una offensiva scorretta e condotta con ogni mezzo a sostegno del nucleare , visto che questa campagna è stata finanziata con ben 300 milioni di Euro. Appureremo se, come temiamo, si tratta di denaro pubblico e, quindi, di un vulnus alla democrazia e di un comportamento da denunciare con fermezza. Noi cominciamo a rispondere il giorno 22 con la consegna alla Camera dei Deputati di oltre 80.000 firme sulla proposta di legge “SI rinnovabili NO nucleare”.

Mario Agostinelli per il Coordinamento

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Domenica 19: manifestazione a Viadana

Domenica 19 dicembre a Viadana (MN)

Siete tutti invitati a partecipare a questa grande manifestazione per ribadire il nostro NO deciso e motivato al ritorno del Nucleare in Italia, in uno dei luoghi individuati per la costruzione delle centrali nella nostra Regione.

No al nucleare inutilmente costoso quando con gli stessi soldi si potrebbe investire da subito su energie rinnovabili e il loro potenziamento nel territorio Nazionale! No al nucleare perché non siamo dis…posti a pensare a uno smaltimento dei rifiuti tossici gestito come lo smaltimento dei rifiuti di Napoli.

Sì agli investimenti sulla ricerca, unica strada per sviluppare sistemi sicuri e efficienti per la produzione dell’energia. Sì al risparmio energetico come obiettivo per il rispetto dell’ambiente e il miglioramento delle condizionidi vita di tutti noi. Sì a una pianificazione europea della produzione di energia per valorizzare le strutture già esistenti e massimizzarne al resa.

A Viadana, terra di confine tra le province di Mantova, Cremona, Reggio Emilia, Piacenza e Parma, saremo insieme ai GD dell’Emilia Romagna per manifestare pacificamente contro questo progetto scellerato di sviluppo economico ed energetico della destra che punta sulla reintroduzione del nucleare e dimentica di investire seriamente sulle energie rinnovabili.

Assieme a noi ci saranno Maurizio Martina (Segretario Regionale PD Lombardia), Stella Bianchi (Resp. Ambiente PD) e diversi esponenti nazionali e regionali del Partito Democratico. Con noi anche Legambiente, Comitato H2O, Arci, Energia Felice, Coldiretti, Arci, Acli, CGIL, rappresentanti degli agricoltori che subiranno danni irreparabili nel caso della costruzione di una centrale nucleare, i cittadini che con le loro proteste avevano dato forza ai comitati antinucleare nati negli anni passati, e quelli che con grande forza costituiscono il fronte antinucleare della nostra Regione. Sarà allestito un palco nella piazza di Viadana per permettere a tutti di esprimersi al microfono libero, con il coordinamento dei Giovani Democratici.

A chiusura della manifestazione risotto e vin brulè per tutti! NON MANCATE!!

La pagina di Facebook della manifestazione

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Lunedì 13, incontro pubblico a Saronno

“Energia da fonti rinnovabili e da nucleare: energie a confronto su attualità e prospettive”

Lunedì 13 dicembre, ore 20.45 presso Sala ACLI, vicolo Santa Maria 7, Saronno (VA)

Introduce:
Giuseppe Mauri, membro di Ricerca Sistema Elettrico
Intervengono:
Marco Ricotti, docente di impianti nucleari al Politecnico di Milano;
Carlo Monguzzi e Sergio Zabot, coautori del libro “illusione nucleare”;
Mario Agostinelli, portavoce del Contratto mondiale per l’energia e il clima.
Modera:
Gianluca Ruggieri, ricercatore dell’Università Insubria

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Proteggiamo il prof. Veronesi da sé stesso

Da Il Manifesto, 5 dicembre 2010

Umberto Veronesi continua a deliziarci con le sue sparate a favore del nucleare. L’affermazione più roboante è di qualche giorno fa. Il professore potrebbe dormire avendo in camera da letto scorie nucleari: “non esce neanche la minima quantità di radiazioni” (AGI, 30 novembre). Se una affermazione di questo tipo la facesse come Presidente dell’Agenzia di sicurezza nucleare in qualche documento ufficiale Veronesi andrebbe denunciato per falso ideologico; vediamo perché e, anche a beneficio del prof. Veronesi, diamo qualche dato.

Le analisi correnti dell’emissione radioattiva delle scorie vetrificate – quelle dirette a Gorleben in Germania per le quali ci sono state le manifestazioni a novembre – indicano che a un metro di distanza il rateo di dose, a seconda del tipo di contenitore, è di 40, 100 o 200 microSievert all’ora (World Nuclear Transport Institute, luglio 2006). Supponendo che il professor Veronesi dorma 6 ore a notte, ci passerebbe 2.190 ore all’anno. La dose di radiazioni conseguente (gamma e neutroni) varierebbe, a seconda del tipo di contenitore e di scorie, da 87 a 438 milliSievert (mSv) all’anno, quando la dose massima consentita per un individuo della popolazione è di 1 mSv all’anno (i lavoratori addetti sono invece autorizzati a prenderne 20 all’anno). Se invece il professore preferisse tenere in camera da letto materiali nucleari non irraggiati, allora se la passerebbe molto meglio: infatti in questo caso il rateo di dose varia da 1 a 6 microSv all’ora con una dose annuale tra 2 e 12 mSv (comunque dal doppio a 12 volte la dose massima ammessa per la popolazione).

Quali le conseguenze? Se, per assurdo, tutti i cittadini italiani seguissero il prof. Veronesi nell’esperimento di dormire accanto alle scorie nucleari trasportate a Gorleben, anche assumendo quelle con il minore irraggiamento e una permanenza di sole 6 ore a notte, avremmo una dose collettiva annuale superiore ai 5 milioni di Sievert, dose per la quale, applicando i coefficienti ufficiali di rischio, avremmo oltre 250 mila casi di tumore fatali all’anno. Il prof. Veronesi dovrebbe fare almeno un corso rapido sul tema per evitare di dire castronerie del genere.

E comunque Veronesi ci rassicura che il problema delle scorie non esiste, perché secondo lui le potremo mandare in Spagna dove “c’è una vera e propria gara” per avere il deposito temporaneo per le scorie nucleari. In effetti, sugli ottomila comuni spagnoli, in 8 comuni di 5 regioni hanno dichiarato la loro disponibilità, ma tutte e cinque le regioni coinvolte i cui parlamenti regionali si stanno opponendo con forza all’ipotesi di localizzazione. Ma qualcuno ha avvisato il governo spagnolo delle intenzioni del nostro futuro Presidente dell’Agenzia di sicurezza nucleare?

Un’altra notizia tendenziosa è quella che in Svizzera sono state ordinare tre nuove centrali. Di sicuro ce ne sono 3 che devono chiudere e le aziende elettriche le vorrebbero sostituire. La Camera dei Cantoni su iniziativa del Cantone di Basilea, quello più fortemente antinucleare, ha deciso di continuare la procedura decisionale sulle tre centrali che avrà termine con un referendum nel 2013. Di recente si sono tenuti due referendum locali che hanno deciso la fuoriuscita dal nucleare – a Berna e a St Gallen –  che si aggiungono alle decisioni antinucleari (e conseguente piani energetici basati sulle rinnovabili e efficienza) già prese dalle città di Zurigo, Basilea e Ginevra.

Il fervore ideologico di Veronesi a favore del nucleare gli fa fare affermazioni destituite di ogni fondamento, o dare notizie false o presentate in modo da distorcere la realtà: qualcuno per favore vuol proteggere Veronesi da sé stesso?

Giuseppe Onufrio, Direttore Esecutivo Greenpeace Italia

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