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4 e 5 giugno, maratona referendaria

In attesa del pronunciamento della Corte di Cassazione sul tentativo truffaldino del Governo di far cancellare il referendum ma non il nucleare, noi continuiamo con la mobilitazione diffusa nei territori, sugli autobus, in giro con bici e bandiere, catene umane … e tutto ciò che siamo riusciti a inventarci per far aprire qualche crepa nel muro di silenzio che hanno alzato sul 12 e 13 giugno.

Per il 4 e 5 giugno, ultimo weekend prima del voto, organizziamo in tutt’Italia iniziative d’ogni tipo. Dal sabato mattina alla sera di domenica, una lunga maratona antinucleare di 40 ore, notte bianca compresa, per continuare a contattare quante più persone possibile per invitarli a votare il 12 e 13 giugno e fargli votare SI’.

Spostiamoci sulle spiagge, nei luoghi di vacanza, sulle strade intasate dal traffico per il rientro del fine settimana, davanti alle chiese, ai centri commerciali… e LARGO ALLA VOSTRA SPLENDIDA FANTASIA.

Comunicateci le iniziative e subito dopo inviateci foto e video perché dedicheremo al nostro weekend denuclearizzato un’apposita sezione sul sito.

Avviso ai naviganti nella tempesta referendaria: anche se la Cassazione dovesse annullare il referendum sul nucleare NON CI FERMIAMO, la nostra campagna referendaria prosegue: perché il raggiungimento del quorum sarà un segnale politico utile anche per la battaglia contro il nucleare. Aspettiamo una valanga di iniziative.

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Esce in libreria: “Cercare il sole”

Fukushima, assai più di Chernobyl, costituirà lo spartiacque tra l’era fossile-nucleare e quella solare. Non si tratta semplicemente di un cambiamento dovuto alla tecnologia, ma di un rinnovato e – dati i tempi – rivoluzionario rapporto tra uomo e natura, tra vita e economia.

Gli autori capovolgono l’approccio corrente alla politica energetica: quale società, giusta e desiderabile e quale futuro per la specie umana impongono un quadro nuovo di convivenza con tempi e spazi della biosfera a cui apparteniamo indissolubilmente? Così “energia-vita” diventa la parola chiave per la dare priorità a temi da sempre marginali e posti a valle dell’azione politica: il cambiamento climatico, l’ineliminabilità di scorie e inquinamento, la rinnovabilità dei cicli naturali, la sobrietà degli stili di vita, la convivialità e la non violenza, la lotta alla povertà, il diritto al lavoro dignitoso, la qualità dello sviluppo e la sua dipendenza dalla democrazia.

La situazione mondiale della produzione e del consumo di energia attuale è analizzata in dettaglio, sotto il profilo del suo impatto sul clima e sulla salute, mentre viene criticato il modello della produzione centralizzato, concentrato, dilapidatore. La transizione verso il sole è soppesata sulla base degli scenari scientifici-economici e politici per il futuro compilati dagli istituti di ricerca più prestigiosi, che si misurano coi vincoli posti dalla questione climatica già da Kyoto e con le affannose risposte che i Governi hanno farfugliato ai vertici di Copenhagen e Cancun.

La situazione del nostro Paese viene illustrata come un ostinato attaccamento al passato, contrapposta alle direttive più avanzate dell’Unione Europea e zavorrata dagli impegni internazionali assunti per lo sviluppo dei fossili e del nucleare dal governo Berlusconi. Gli argomenti dei sostenitori della risposta nucleare vengono confutati a partire da Fukushima sulla base della più recente documentazione internazionale e con una ricerca originale degli autori stessi.

A conclusione di un percorso di analisi rigorosa, si apre un capitolo squisitamente propositivo. Con il massimo di articolazione e interdisciplinarietà e non senza un “creativo” realismo viene affrontata la prospettiva di un “mondo solare possibile”, con i suoi riflessi non solo tecnologici, ma soprattutto sociali e organizzativi e come prospettiva di civiltà in sintonia finalmente con la valorizzazione dei beni comuni, il lavoro e la giustizia sociale, non più scindibile da quella ambientale.

Gli autori

Mario Agostinelli. Chimico-fisico, è stato ricercatore all’ENEA e per sette anni segretario generale della CGIL Lombardia. Ha ricoperto un incarico istituzionale come Consigliere Regionale in Lombardia. Nell’esperienza sindacale ed istituzionale ha cercato di utilizzare le conoscenze tecnico-scientifiche a sostegno delle battaglie per i diritti sociali e del lavoro, l’occupazione, la riduzione dell’orario, l’orga niz zazione del lavoro, le politiche energetiche ed industriali. Sul piano internazionale opera da anni nel Forum Mondiale di Porto Alegre ed è portavoce per il Contratto mondiale per l’energia e il clima. Fa parte del comitato nazionale per il sì contro il nucleare e coordina il comitato lombardo energia felice.

Pierattilio Tronconi. Ha lavorato presso una grande industria elettromeccanica, ricoprendo vari incarichi professionali nell’ambito tecnico. Ha svolto attività sindacale offrendo le proprie conoscenze tecnico- scientifiche per l’elaborazione di proposte di politica industriale ed energetica. È autore di diversi saggi di politica energetica e politica industriale apparsi su varie riviste nazionali e ha pubblicato: Settore termoelettromeccanico. Crisi e processi di trasformazione. Un caso per la politica industriale (Edizione lavoro, 1986); Il settore termoelettromeccanico negli anni 80. Economia, mercati, politica e sindacato (LM Editore, 1990).

Roberto Meregalli. Lavora nel settore Ict, è tra i garanti dell’Associazione Nazionale “Beati i costruttori di pace”. Nel 1998 ha partecipato alla nascita della rete di Lilliput, network per il quale ha fatto da portavoce nazionale relativamente al tema del commercio internazionale. Collabora a Tradewatch. Ha partecipato alla stesura dei seguenti libri: “Non è vero – I dogmi del neoliberismo alla prova dei fatti”, MC Editrice, 2002; “Questo mondo non è in vendita – Come opporsi alle strategie del supermercato mondiale”, Editrice Berti, 2003; “Ripubblicizzare l’acqua – Leggi e pratiche di democrazia da Nord a Sud del mondo”, MC Editrice 2005. Fa parte del Coordinamento Energia Felice.

Per acquistare il libro online >>>

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Voto per i fuori sede

Cari e care, come già sapete per permettere il voto a tutti quelli che si trovano fuori dal proprio comune di residenza per ragioni di lavoro e/o studio c’è bisogno che siano nominati rappresentanti di lista in un seggio del comune in cui hanno il domicilio. Abbiamo fatto un accordo con l’Italia dei Valori che ci permetterà di far nominare rappresentanti di lista tutti i nominativi che segnaleremo. L’IDV ha l’opportunità di nominare 2 rappresentanti di lista (effettivo e supplente) sia come Partito presente in Parlamento che come Comitato promotore del Referendum. Per noi mettono a disposizione le nomine che gli toccano come Comitato.

I loro referenti regionali e locali sono stati già avvisati, per cui preghiamo i comitati regionali Vota SI’ per fermare il nucleare di prendere contatto con i responsabili regionali IDV. I numeri sono significativi (circa 80.000 rappresentanti di lista in tutt’Italia).

Conviene organizzare le prenotazioni a livello regionale. Le richieste che arriveranno al Comitato nazionale le gireremo ai relativi Comitati regionali. Vi preghiamo di promuovere l’informazione presso gli studenti e i lavoratori fuori sede.

Segreteria Organizzativa “Comitato VOTA SI per fermare il nucleare” – Via Colonna Antonina n. 41 – Int- 7 00186 Roma – e-mail: segreteria@fermiamoilnucleare.it

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