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Arci in festa 2011

Dall’1 al 5 giugno la festa dei circoli Arci tra teatro, musica e dibattiti pro-referundum

E’ la festa dei circoli Arci delle province di Milano, Monza e Brianza, Lodi. E quest’anno vanta un programma densissimo: 5 giorni a Carroponte tra teatro (quello narrativo civile di Ascanio Celestini che sarà in scena mercoledì 1 giugno e il teatro canzone che parte il 5 giugno con il collettivo di comici milanesi Democomica e caratterizzerà tutte le domeniche di giugno), musica e presentazioni di libri che saranno occasione per intrattenersi e discutere sui temi del referendum previsto per il 12 e il 13 giugno prossimi.

Si parte mercoledì 1 giugno alle ore 21.30 con il dissacrante e tagliente nuovo spettacolo di ASCANIO CELESTINI “La fila indiana -Il razzismo è una brutta storia”. (Ingresso 10€). Chiude la serata un’extra festa al Maglio a cura dell’Arci Bitte.

Si prosegue giovedì 2 giugno alle ore 21.00 con la presentazione della compilation “Esistere – Resistere” prodotta dall’Anpi Tom Benetollo di Milano. Si tratta di una nuova sezione dell’Anpi nata da poco in seno al comitato provinciale dell’Arci di Milano e intitolata ad un grande antifascista, Tom Benetollo. E’ fatta di giovani donne e giovani uomini che vogliono mantenere viva una memoria che ha sin troppe falle. Da questa sezione nasce il progetto della compilation ESISTERE <- RESISTERE volta ad individuare artisti e brani idonei per vocazione e spirito a rimettere in circolo i valori della Resistenza, modernizzandoli e slegandoli da un immaginario ormai logoro. L’obiettivo di questa compilation è quindi quello di porre luce sulla resistenza “contemporanea” , che è quella che viene fatta da chi porta avanti discorsi artistici di qualità in un mondo di brutture, e da chi in tempi di individualismo sfrenato pone l’accento attraverso la propria pratica artistica su problematiche sociali o comunque sulle dinamiche io-società in un’ottica di analisi. Il tutto anche per far sì anche gli Anpi non muoiano insieme ai vecchi partigiani ma ringiovaniscano e si riattualizzino. Sul palco del Carroponte saliranno alcune perle estratte da questo lavoro: VOCI DI MEZZO, FABRIZIO COPPOLA, FRISER e NEMA PROBLEMA ORKESTAR. L’ingresso alla serata è gratuito.

Venerdì 3 giugno alle ore 21.00 presso la Libreria Interno4 Mario Agostinelli presenta il libro “Cercare il sole, dopo Fukushima” Agostinelli, Tronconi e Meregalli, Ediesse editore. “Si tratta di uno sforzo compiuto da me, Tronconi e Meregalli (gli autori) per affrontare la svolta di politica energetica necessaria e urgente su basi rigorose e, credo, innovative” dice Mario Agostinelli. “L’accento è spostato sulla scelta solare, ma l’approdo è “conquistato” sulla base di considerazioni e bilanci spesso sottaciuti o, addirittura, non portati convenientemente alla luce. Il lavoro ha una attenzione interdisciplinare, non strettamente specialistica, con finalità in parte didattico-formative e in parte volutamente informative, – conclude – data la cortina di silenzio che si è fatta calare sui referendum”.

Alle 22.30 la serata prosegue con il live di MIXER 102 Un’iniezione di Hip Hop, New Wave e Reggae, con la formazione live di un gruppo che registra in un box (quello n.102) di Cusano Milanino. I componenti del gruppo: Gianpaolo Giannattasio – voce; Nicola Perrone – chitarre; Claudio Marra – tastiere & synth ; Francesco Abisso – basso elettrico; Alessandro Angiulli – batteria.

A chiudere la serata la Big Orkestra del Crams (Centro Ricerca Arte Musica Spettacolo) di Lecco: una compagine orchestrale costituita da una quindicina di elementi che negli ultimi due anni lsi è concentrata su il repertorio della “Dedication Orchestra” una formazione costituita come un’omaggio ai musicisti esuli sudafricani nucleo del “The Blue Notes”. La “Dedication orchestra” si appropria delle radici africane, unendole con il jazz europeo, la musica colta d’avanguardia creando una miscela di ritmi e suoni veramente unico. Per l’occasione sul palco due componenti della “Dedication” originale: Lol Coxill e Steve Berenson.

Sabato 4 giugno a partire dalle 21.00 è prevista la presentazione del libro di Michela Bianchi- “Acqua, la prima narrazione “- MC Editrice. Interviene Marco Manunta, magistrato, esperto di beni comuni, autore di vari testi della collana sull’acqua MC, autore dell’ultimo libro ” Uno statuto per l’acqua a portata di voto”. Previsto un intervento dal palco di Roberto Fumagalli del Comitato italiano sul Contratto mondiale dell’Acqua. Il libro di Michela Bianchi percorre diversi sentieri e si articola su diversi piani di lettura, in un intreccio incessante di immagini e testi, dalla narrazione mitica agli appunti di Leonardo da Vinci, dalle leggende alla poesia, fino ai dati della realtà economicosociale.

La serata si chiude alle 22.30 con un doppio concerto live: HERBADELICI – funky (a cura del circolo Arci Groove) e e a seguire NEBEL – tra cantautorato folk e sonorità etniche, tra guizzi swing e sferzate rock.

Domenica 5 giugno Arci in festa 2011 chiude con l’inaugurazione della rassegna “ORGOGLIOSAMENTE TEATRO CANZONE”, una rassegna curata da Arci La Casa 139 e il circolo Cicco Simonetta. La rassegna, dedicata a una forma d’arte che ha segnato la storia di questo Paese e che dovrebbe diventare un bene culturale da tutelare e valorizzare, prevede un appuntamento domenicale gratuito per tutto il mese di giugno: ci sarà da ascoltare, da ridere, da piangere, da riflettere. E poi di nuovo da ridere. Ci sarà tutto quello di cui oggi abbiamo bisogno.

Domenica 5 giugno alle ore 21.00 si parte col collettivo di comici milanesi DEMOCOMICA. Uno spettacolo di cui Milano è sfondo e meta perché l’intento è quello di raccontarla, Milano, in una serata che le somigli: comica, elegante, intrigante, cinica, leggera, periferica, tradizionale e musicale. L’ingresso è gratuito.

La festa dei circoli sarà occasione per conoscere meglio il tessuto associativo che caratterizza l’ARCI e le attività che alcuni tra i nostri circoli svolgono da anni nel territorio e con il territorio. Sono previsti stand con materiali informativi e attività pomeridiane a cura di alcuni circoli. Tra queste le attività a cura del circolo Club Giallo, laboratori culinari per bambini a cura di Arci Zaghridì, attività giornaliere di benessere a cura del circolo Centro del Benessere.

ARCI IN FESTA 1-5 GIUGNO 2011 CARROPONTE, Via Granelli 1, Sesto San Giovanni

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Chi non vuole il fotovoltaico e perché

A cura di Mario Agostinelli e Roberto Meregalli

È davvero straordinario quanto successo nel nostro Paese in materia di energia in questi mesi. Nessun altro Paese sarebbe stato in grado di redarre una legge per recepire una Direttiva Europea che ha il solo scopo di favorire lo sviluppo delle energie rinnovabili, bloccandone la crescita. Col Decreto del 3 marzo scorso, il ministro Romani è entrato a gamba tesa sulle società del settore in maniera brutale: su un campo di calcio sarebbe stato espulso, ma tutto è consentito dentro l’agone politico italiano ai rappresentanti delle lobbies per cui presta la sua opera il Cavaliere. Il Decreto era stato preceduto da una campagna stampa che da più di un anno si accanisce sulle energie pulite. Una propaganda che oggi si concretizza nell’allestimento puntiglioso da parte del Governo di un percorso a ostacoli nei confronti dell’espansione delle fonti naturali. A vantaggio di una stabilizzazione dell’impiego delle fonti fossili e del rilancio del nucleare.

Confindustria ha così lanciato un fuoco di sbarramento, accusando le imprese fotovoltaiche di desiderare il metodo tedesco ma con incentivi all’italiana e insinuando che volessero “nascondere l’interesse a garantirsi inaccettabili rendite sulle spalle dei cittadini e dell’industria”. Detto dallo staff della Marcegaglia, che il 21 febbraio 2011 ha inaugurato un impianto di ben 3 MW a Taranto sui suoi stabilimenti – assicurandosi così per vent’anni con il vecchio conto energia quelle che definisce ora “inaccettabili rendite” – fa una certa impressione! Anche Enel ha perorato la causa per la riduzione degli incentivi, scandalizzandosi per gli oneri in bolletta, ma ignorando deliberatamente che gli incentivi per le fonti rinnovabili pesano per meno della metà del totale degli oneri di sistema che compongono la bolletta elettrica: nel 2010 circa 2,7 miliardi alle rinnovabili su un totale di oltre 5,8 miliardi di euro, con il povero fotovoltaico a pesare per 826 milioni. Perché Confindustria ed Enel non puntano invece il dito contro un miliardo di euro di IVA che in maniera del tutto scorretta lo Stato incamera sugli oneri? Nessuno ricorda poi che ogni anno milioni di euro li paghiamo per il vecchio nucleare (285 milioni nel solo 2010: più del costo del fotovoltaico nel 2009) e che si sono versati 1,2 miliardi di euro per il noto CIP6 che, seppur in esaurimento, ancora nel 2010 incentivava gli scarti di raffinerie.

Confartigianato ha spiegato che “gli incentivi alle rinnovabili hanno fatto nascere 85.000 imprese e 150.000 posti di lavoro, a differenza di altre forme di agevolazione ben più costose che di fatto si traducono in meri sussidi senza generare né sviluppo né occupazione”. Prendiamo ad esempio i 3,3 miliardi l’anno di minor gettito nelle casse dello Stato dovute ad agevolazioni tariffarie su energia e carburanti. Di queste, 1.6 miliardi sono per il trasporto aereo, 817 milioni per l’agricoltura, 492 milioni per il trasporto marittimo. Oppure consideriamo le industrie energivore che non pagano accise sull’energia per 241 milioni di euro l’anno (e si tratta delle stesse industrie che accusano il fotovoltaico per i suoi incentivi!).

Ma c’è un ulteriore motivo per cui il fotovoltaico vede una dura opposizione, in particolare da parte del mondo dei produttori di energia elettrica (Assoelettrica): il suo effetto sul mercato elettrico, perché si comincia ad intuire che questa fonte riduce il prezzo dell’energia elettrica. Pochi italiani sanno che con la fine del monopolio statale e la trasformazione di Enel in una società per azioni, i produttori di energia si sono moltiplicati e per definire il prezzo all’ingrosso dell’energia elettrica è stata creata una Borsa elettrica, dove vengono scambiate quantità stabilite di energia e vengono definiti i programmi di immissione e di prelievo di elettricità della Rete di Trasmissione Nazionale, gestita da Terna. Il Gestore del Mercato Elettrico (GME) riceve le offerte, ora per ora, fino alla saturazione del fabbisogno previsto per il giorno seguente. Per ogni ora del giorno però, l’energia elettrica viene acquistata in blocco al prezzo più alto offerto in quell’ora. Ciò significa che chi ha “piazzato” 100 MWh prodotti col carbone (la fonte fossile meno costosa) riceve lo stesso prezzo (al MWh) di chi ha visto accogliere la propria offerta per una quantità pari a 10 MWh prodotta con un turbogas a costi molto superiori. Nelle ore di punta sono gli impianti più flessibili e più costosi (come i turbogas) a dover essere attivati e ad alzare i prezzi. A meno che ci sia disponibile una fonte calmierante. Ora, siccome il fotovoltaico funziona negli orari di punta ed ha un costo di produzione “marginale” (di esercizio) molto basso, entra in concorrenza con queste fonti fossili più costose, abbassando il prezzo orario e modificando così la formazione dei prezzi. Così, volumi crescenti di energia a costo marginale trascurabile (eolica e solare) spostano la curva di offerta e provocano una riduzione del prezzo di equilibrio. Francesco Meneguzzo di ASPO Italia stima che 1.000 MW di solare fotovoltaico sono in grado di far risparmiare 500 milioni di euro in bolletta, ovvero di pareggiare il relativo costo attuale di incentivazione (pari a circa 450 milioni), così demonizzato da Romani, Confindustria, Enel e compagnia. Il che significherebbe che il fotovoltaico, anche con il vecchio conto energia, si ripaga da sé e in più produce lavoro e fatturato (valutato dal Politecnico di Milano in 7,6 miliardi di euro nel 2010).

Un governo che pensa ai propri cittadini saprebbe da che parte stare. Ma è lo stesso governo che si è prefisso di far saltare il referendum contro il nucleare e di ammazzare le rinnovabili.

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8 maggio: Fiera del DES a Saronno

Quarta fiera dell’economia solidale della Provincia di Varese

Saronno – Parco dell’ex seminario e biblioteca

La Fiera provinciale dell’Economia Solidale è un evento annuale che intende promuovere e presentare al territorio provinciale i valori, le tematiche e le prospettive dell’economia solidale nonché le realtà locali che hanno sino ad ora aderito alla Rete. Essa si rivolge a tutti i cittadini che sono interessati a conoscere nuovi stili di vita e  buone pratiche orientati alla ricerca di un reale “ben-essere” della persona e della collettività, nel rispetto dell’ambiente naturale e dei diritti delle generazioni future.

E’ previsto uno spazio espositivo con numerose realtà rappresentative del commercio equo, gruppi di acquisto solidali, finanza etica, agricoltura biologica e produttori locali,  cooperative sociali, turismo responsabile, associazioni o gruppi che promuovono il rispetto dei diritti umani e la tutela dell’ambiente, artigiani e piccoli commercianti, esperienze di riuso e riciclo di materiali e risorse, attività di ricerca e applicazione di energie rinnovabili, gruppi che utilizzano e promuovono il software libero.

Il programma della Fiera comprende inoltre Dibattiti, Seminari, Concerti, Spettacoli, Laboratori di autoproduzione. Sarà attivo un servizio ristoro con cucina e bar.

La Fiera è organizzata dal Distretto di Economia Solidale di Varese (D.E.S.), una rete di realtà della provincia (e non solo) impegnate a diffondere e praticare i valori dell’economia solidale e del consumo critico nelle loro diverse declinazioni.

Il D.E.S. è promosso e coordinato dall’Associazione di Promozione Sociale “DES-VA”, che si è costituita nel 2007 proprio con lo scopo di costruire nel territorio della Provincia di Varese un Distretto di Economia Solidale.

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29 aprile: serata a Mozzate (CO)

Venerdì 29 aprile 2011, ore 21.00

presso il Salone del Centro Giovanile, piazza S. Alessandro 1, Mozzate (CO)

l’Associazione “Amici per il Centrafrica Onlus” organizza una serata di approfondimento sulle tematiche di Energia e Ambiente

Relatore: Mario Agostinelli, portavoce del Contratto Mondiale per l’Energia e il Clima

Info: www.amicicentrafrica.it

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20 aprile: Manifestazione nazionale a Roma

“Non spegnete il sole”

Mercoledì 20 aprile, ore 11.00

Manifestazione nazionale a Roma davanti al Ministero dello Sviluppo Economico

Sciopero Nazionale dei lavoratori dell’intero comparto del fotovoltaico e delle aziende collegate con il settore delle energie rinnovabili

Il decreto sulle energie rinnovabili del 3 marzo scorso ha avuto un solo effetto: ha bloccato l’intera filiera del Fotovoltaico in Italia. Da allora si sono ridimensionati i piani di investimenti e in molti casi, annunciati processi di delocalizzazione e avviato il ricorso ad ammortizzatori sociali. Per dare una prospettiva di sviluppo equilibrato ad un settore strategico per il paese, il decreto va radicalmente modificato.

Proprio nel giorno in cui la Conferenza Stato-Regioni affronta l’argomento, andiamo a dirlo al Governo. Ritrovo in in via Molise, ore 11.00

Organizzano: Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm-Uil Nazionali

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