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Comunicato Coordinamento

Cari tutti,
ci siamo incontrati mercoledì 15 sera alla Festa democratica a Lampugnano (dove si sono raccolte mille firme sulla nostra proposta di legge) ed avremmo concordato:

  1. costituiamo una unica modalità di coordinamento, tra associazioni e comitati indipendenti, per la Legge di Iniziativa Popolare sullo sviluppo delle rinnovabili con l’unico scopo di organizzare la raccolta delle firme e la loro spedizione completata entro novembre – dicembre al coordinamento nazionale;
  2. chiediamo a tutte le associazioni e/o comitati che vogliano aderirvi di dircelo ufficialmente (tel, e-mail, lettera…);
  3. ci saranno delle spese: proponiamo una adesione “base” di 100 euro ogni associazione/comitato, sino a 500 euro per le organizzazioni + grandi;
  4. una struttura organizzativa: per ora costituita da 3 riferimenti (vedi sotto), ma aperta ad altri che volessero darsi da fare. Le funzioni: far arrivare moduli da Roma, provvedere alla vidimazione alle corti d’appello per i punti di raccolta non comunali (quelli dove c’è molto flusso di firmatari da diversi comuni, come appunto le feste provinciali), supporto informativo a chi raccoglie le firme nei comuni e nelle provincie, raccolta regionale dei moduli (con firme autenticate da consiglieri comunali o provinciali delegati, o cancellieri);
  5. per i moduli “comunali” (tutti i firmatari sono iscritti alle liste elettorali del proprio comune, speriamo la maggioranza) il compito di richiedere per tempo l’iscrizione alle liste al proprio comune è compito dell’organizzatore locale;
  6. là dove due o più organizzazioni si proponessero raccolta di firme sul proprio comune/provincia è utile che si formino coordinamenti locali. Ma, come quello regionale, con l’unico fine di raccogliere le firme (senza pretesa di “rappresentanza politica”);
  7. prossima riunione organizzativa ai primi d’ottobre a Milano;
  8. conferenza stampa di promozione della raccolta firme affidata a Cgil, Legambiente e CEF prevista il 22 settembre e comunque quanto prima.

La struttura organizzativa è intanto costituita da:

  • Fausto Ortelli, c/o Cgil Lombardia, via Marelli 497, Sesto San Giovanni, fausto.ortelli@cgil.lombardia.it, tel 02-26254398.;cell. 335-6076476
  • Riccarda Tarozzi, c/o Legambiente, via Gerolamo Vida 7, Milano, riccarda@legambiente.org, tel 02 45 47 57 77;
  • Coordinamento Energia Felice, via Borsieri, 12 – 20159 Milano, tel. 02-58101226, kronospn@tiscali.it, cell. 340-0878893; 339-7588565; 335-1401703

Scarica il Comunicato Coordinamento (PDF, 8 Kb)

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Germania: 100.000 contro l’atomo

In vista referendum contro il piano della Merkel

Roma, 20 settembre – “Atomkraft: Schluss jetzt!” (energia nucleare: ora basta!). E’ stato questo lo slogan della manifestazione organizzata sabato a Berlino per dire “no” al piano approvato dal Governo tedesco per il prolungamento medio di 12 anni della vita utile dei 17 reattori nucleari del Paese (QE 6/9). Alla manifestazione, secondo gli organizzatori, hanno partecipato più di 100.000 persone, che hanno circondato il quartiere governativo della capitale.

Il leader del principale partito di opposizione Spd, Sigmar Gabriel, ha annunciato l’organizzazione di un referendum contro il piano nucleare predisposto del cancelliere Angela Merkel. Stando ai sondaggi, la maggior parte dei tedeschi è contraria
all’energia nucleare.

In Italia, ricorda Antonio Filippi del Dipartimento Reti e Terziario della cgil nazionale, è partita la raccolta di firme per una legge di iniziativa popolare sulle energie rinnovabili, a cui la cgil ha aderito, presentata dal comitato nazionale “ si alle energie rinnovabili no la nucleare”.

Dipartimento Reti e Terziario

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Nota per la raccolta firme

NON OCCORRE REGISTRARE IL N° DELLA CARTA D’IDENTITA’ PER LA RACCOLTA DELLE FIRME

Molti si chiedono se ci siano errori nella struttura dei moduli distribuiti, perché non c’è la casella per il numero della Carta di Identità. In effetti, quel numero non occorre, siccome basta l’identificazione del firmatario da parte del validatore. Quindi non bisogna riportare quel dato e se si occupa con esso la casella del numero della lista elettorale si crea solo confusione e si rischia l’invalidità. A riprova di quanto mi è stato confermato dal comitato nazionale, riporto la risposta degli uffici della Camera ad Alfiero Grandi sulla regolarità dei moduli diffusi.

Gentile On. Grandi,
abbiamo preso visione del modulo per la raccolta delle firme da Lei inviatoci e sembra essere corretto.  L’unica annotazione da aggiungere prima della sezione dedicata all’elenco delle firme è la seguente:
“I sottoscritti firmatari esprimono il consenso e sono a conoscenza del fatto che i propri dati personali saranno trattati nel rispetto della normativa sul trattamento dei dati personali. Sono altresì informati del loro diritto, in forza dell’articolo 13 legge 675/96, di ottenere la conferma dell’esistenza di tali dati, la cancellazione, la anonimizzazione, il blocco, l’aggiornamento, la rettificazione o l’integrazione dei medesimi, nonché della facoltà di opporsi grautitamente al trattamento dei dati. Sono altresì informati del fatto che titolare dei dati è…………………….., Via   …..  (…), presso la quale i promotori della proposta di legge di iniziativa popolare hanno eletto domicilio”.

Le ricordiamo inoltre che le firme devono essere raccolte sullo stesso foglio sul quale è riportato il testo del progetto. Se sono necessari più fogli, essi devono essere uniti in modo inscindibile e tutti vidimati, con timbro di congiunzione dell’ufficio che provvede alla vidimazione.

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Procedura per raccolta firme

Per chiarire, visto che arrivano periodicamente richieste in questo senso, le fasi della raccolta delle firme sono queste:

stampare i moduli chi per qualunque ragione non li ha a disposizione (sono anche scaricabili dal sito o si possono ritirare, previa prenotazione, alla sede di v. Borsieri 12 a Milano), farli vidimare dalle segreterie dei comuni, delle province o dalle segreterie dei tribunali, o dalle Corti di Appello (a proposito, in Lombardia la corte di Milano ha validità per le province di Milano, Como, Lecco, Lodi, Pavia, Sondrio, Varese e Monza; quella di Brescia per le rimanenti province). Senza la vidimazione non sono validi.

Se ci sono difficoltà fatecelo sapere e cercheremo di aiutare la soluzione. Dopo la vidimazione si possono raccogliere le firme alla presenza di un autenticatore (assessore comunale o provinciale, consigliere che abbia dichiarato al sindaco che intende farlo, funzionario di comune o provincia che è stato autorizzato dal Sindaco o dal Presidente, giudici di pace, ecc.) che attesta l’identità di chi firma, senza dovere aggiungere obbligatoriamente il numero del documento di identità. In ogni caso, i fogli debbono avere l’autentica di chi è autorizzato a farlo. In seguito (ultima operazione) va allegata ai fogli la dichiarazione del comune che chi ha firmato è elettore effettivamente nel comune.

Vi faremo avere un programma informatico che dovrebbe semplificare molto per la richiesta dei certificati elettorali, ma occorre sapere che senza questa ulteriore attestazione le firme non sono valide. E’ bene che ogni soggetto che raccoglie le firme si coordini con l’istanza regionale che coordina l’operazione. I moduli completi e con tutte le attestazioni per la presentazione definitiva saranno consegnati  alla Camera dei deputati poco prima di Natale.

In altre parole abbiamo tempo per raccogliere le fime fino a tutto Novembre, dopo occorre raccogliere gli attestati dei comuni e questa operazione, certamente burocratica, porterà via tempo e fatica.

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