Civitavecchia. Intervista col sindaco Tedesco e l’assessore ai lavori pubblici sul futuro della centrale di Tvn e della questione idrogeno.
Intervista di Antonio Bandinu, giornalista di TRC.
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Colloqui di Dobbiaco 26 -27 ottobre 2020
La pandemia da Covid-19 ha colpito in modo improvviso cogliendo la comunità globale imprepara. La reazione degli stati nazionali europei, in primis l’Italia, seguita da Germania, Austria, Spagna, Francia, Inghilterra e gli altri Paesi, è stata drastica. Economia, trasporti, vita sociale e culturale si sono praticamente arrestati con restrizioni necessarie, ma di non facile né scontata accettazione delle stesse libertà civili. Nessuno ha negato gli alti costi materiali e psicologici di questo isolamento, ma ciononostante c’è stata una reazione matura e diffusa nel campo ecologista e della giustizia sociale: la reazione all’epidemia ha mostrato cosa è possibile quando un pericolo per tutta l’umanità viene preso sul serio. L’inquinamento atmosferico e acustico è diminuito notevolmente, i pesci sono tornati nelle acque limpide dei canali di Venezia e l’aumento della concentrazione di gas serra nell’atmosfera terrestre è rallentato.
Cosa significa la pandemia, che tutti sperano si plachi prima possibile, per l’epocale crisi del caos climatico che continuerà a dominare i prossimi decenni? Si sono aperti spazi di opportunità negli ultimi mesi e come sarebbe opportuno utilizzare attivamente queste potenzialità?
Ascolteremo dai relatori dei Colloqui di Dobbiaco 2020, che hanno recentemente fornito contributi innovativi al dibattito su come comprendere gli eventi, lo stato delle loro riflessioni e discuteremo con loro del futuro che vogliamo, ma soprattutto di cosa si dovrebbe fare per dare una possibilità a questo futuro.
INCONTRO CON IL SINDACATO SCUOLA, presentazione del libro “Niente di questo mondi ci risulta indifferente”
Comitato per la riconversione a 100% solare e idrogeno verde della centrale ENEL a carbone a Civitavecchia – Intervista a Mario Agostinelli
A Civitavecchia si sta aprendo un dibattito sulla riconversione della centrale a carbone che ha segni di novità molto importanti. In gioco c’è la riconversione ancora al fossile (gas) come da copione o, in alternativa, un progetto di completa riconversione di tutto il sitema energetico locale terrotoriale, che punta entro il 2040 al 100% di rinnovabili e all’idrogeno verde in un sistema integrato che riguarda la città, la mobilità, l’occupazione industriale, il porto, la valorizzazione del paesaggio e di un turismo di prossimità oltre che la salubrità dell’aria. Naturalmente siamo solo ai primordi di una possibile riconversione, che avrebbe forti chiance di realizzazione e significato nazionale ed europeo solo se mobilitasse proposte partecipazione, intelligenze, lavoro, ricerca, studio e democrazia. Risorse di cui è ricca la cittadina laziale e il territorio intorno. Insomma una comunità energetica dopo il covid-19, laddove viene dismesso un sito carbonifero. Allegati trovate una descrizione del progetto e le prime prese di posizione di PD e Verdi di Civitavecchia.
Documentazione: